La presenza nel territorio di queste prestigiose dimore, nomina Frascati “città delle ville” e ne rievoca il nobile passato: il cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Papa Clemente VII, diede mandato di costruzione di questa imponente residenza; il Principe Guglielmo II di Germania dimorò con sua moglie in villa Falconieri; le famiglie Borghese, Ludovisi, Colonna, Conti e Cesarini Sforza si succedettero in villa Torlonia, fino alla cessione nel 1841 all’omonima famiglia; Paolina Bonaparte visse per molti anni in Villa Parisi, oggi appartenente all’omonima famiglia; re Carlo Emanuele IV di Savoia visse come ospite a villa Lancellotti di proprietà di Pietro Piccolomini, fino all’acquisto nel 1866 dal Principe Filippo Massimo Lancellotti; la regina Maria Cristina di Savoia trascorse lunghi periodi in villa Tuscolana; Villa Sora, originariamente proprietà dei Duchi di Sora ospitò Papa Gregorio XIII e il cardinale Carlo Borromeo nel 1582.
I giardini delle ville e l’abbraccio del monte Tuscolo che cinge la città, immergono Frascati nel verde. A lato di piazza Roma, si estende il Parco di Villa Torlonia, divenuto pubblico nel 1954, dove si conservano ancora splendide la Fontana Superiore e il Teatro delle acque di Carlo Maderno, architetto di origini ticinesi, autore della facciata della Basilica di San Pietro a Roma.
Ma la presenza di opere e monumenti non si limita all’interno delle ville. Spingendoci al centro della città, troviamo la splendida facciata della Cattedrale di S. Pietro, realizzata in stile barocco nel 1700 da Gerolamo Fontana, così come la fontana che completa il quadro della piazza, animato centro della vita cittadina.
Fuori dal centro cittadino, all’incrocio tra la via Tuscolana e la via Gregoriana, si trova il santuario di Maria Santissima del Capocroce, consacrata nel 1612 a ringraziamento della scampata irruzione dei Lanzichenecchi, che arrivati nei pressi della città di Frascati nel 1527, cambiarono direzione nei pressi di questo incrocio, dove si trovava un capitello votivo dedicato alla Vergine Maria.
Il Belvedere, infine, terrazza aperta su una suggestiva panoramica della città di Roma, completa degnamente la nostra visita. Alle spalle una schiera di “fraschette”, locali tipici della tradizione frasca tana, invitano ad entrare e gustare i sapori della città: primi piatti della cucina romana, salumi, formaggi e vino DOC di Frascati, prodotto locale che ebbe tra i suoi primi estimatori Marco Porzio Catone detto Il Censore, egli stesso originario di una famiglia di viticultori tuscolani.
Tra i dolci tipici, la pupazza frascatana, grosso biscotto raffigurante una prosperosa figura femminile con tre seni in ricordo delle balie cui le frascatane affidavano i propri figli per il lavoro nelle campagne, di cui si dice utilizzassero un seno finto pieno di vino per calmare i piccoli.
Commenta per primo