
La “Strada degli Stranieri”, ha origine sul litorale Jonico, all’altezza dell’antica Metapontum (oggi Metaponto, frazione di Bernalda, nel materano) nota città della Magna Grecia e taglia completamente la Basilicata da Est ad Ovest per raggiungere l’altra antica città fiorente sotto i greci, Paestum (provincia di Salerno).
All’occhio attento non sfugge che il percorso, ricostruito da Mimmo Saracino (nelle foto), è quasi completamente in Basilicata. Per essere più meticolosi la “Strada degli Stranieri” è un’arteria che interessa l’intera Lucania antica. Si tratta di un tratturo utilizzato per la transumanza ed è grazie agli studi sugli spostamenti dei pastori in antichità che questa “strada” è stata tracciata.
Perché Strada degli Stranieri?
La Strada prende il nome dai “greci” che percorrevano la strada da una costa all’altra. I “greci” erano denominati “stranieri”. Lungo il percorso, tuttavia, grazie alle varie diramazioni che l’arteria presenta, si immettevano anche pastori del luogo che andavano a popolare uno dei maggiori tratturi di transumanza dell’area meridionale.
La “Strada degli Stranieri” e l’archeologia
E’ sufficiente pensare all’origine e alla fine di questa strada per capire quanta importanza ha avuto quest’arteria nei millenni. Le antiche città greche di Metaponto e Paestum erano collegate tra di loro grazie a questo “tratturo”. Tuttavia la strada attraversa anche aree romane ed insediamenti molto noti diversi secoli prima di Cristo ed in particolare siti fortificati dell’antica Lucania. L’area della Torre di Satriano, per esempio, è completamente tagliata da questa strada ma ne sono interessati anche altri siti molto importanti, come Vaglio, sempre in provincia di Potenza, Civita di Tricarico (nel materano), Serra del Cedro, Roscigno nel Cilento. Lungo il percorso, dunque, i luoghi trasudano storia antica ma anche modernità grazie al percorso che si snoda da un “crinale” all’altro attraversando vetusti insediamenti e moderne aree urbane. Percorrere questo cammino dà il senso di come i lucani si siano spostati e abbiano fortificato i loro insediamenti.
La “Strada degli Stranieri” oggi
Il percorso, di circa 200 chilometri, è oggi composto da strade comunali anche interamente asfaltate (un esempio è la strada comunale di Tito in area Torre di Satriano) che prende il nome di “Stranieri” (non è un caso ma bensì la prova) e di antiche mulattiere. Da oriente ad occidente, dunque, se volete anche viceversa per ripercorrere una delle più importanti vie della cosiddetta “transumanza orizzontale” (si oppone a quella “verticale” che vede le greggi spostarsi dalla pianura alle alture per poi scendere a valle prima dell’inverno). Una strada molto nota in antichità come “Trazzera degli Stranieri” o “Tratturo degli Stranieri” oppure “Tratturo Regio degli Stranieri” che ben si presta a chi vuole intraprendere un cammino a piedi seguendo il percorso a zig zag tracciato dagli animali durante gli spostamenti.
Basilicata: vedi anche
Il percorso della “Strada degli Stranieri”, da Metaponto a Paestum
“Proveniente da Metaponto fino a Grottole, la strada offre 2 possibilità:
a) dall’ antica città di Metaponto si dirige verso le Tavole Palatine, costeggia il fiume Bradano e dal ponte S.Giuliano devia verso Ovest per congiungersi alla SS 7 Appia tra Grottole e Grassano.
b) da Metaponto attraverso Bernalda, Pomarico vecchio (Castrocicurio) e Grottole, la strada sovrapponendosi alla SS 7 Appia giunge a Grassano, si dirige verso O-NO al punto 423, qui si sovrappone di nuovo alla SS 7 “Appia” fino al bivio tra Acqua Frisciana e Le Piane. Dal punto 331 si interseca con una strada che porta verso Calle, che collega il Basento con l’area dell’alto Bradano.
Continuando a sovrapporsi alla SS 7, il percorso gira verso O-SO, costeggiando Serra del Cedro, lambisce l’abitato di Tricarico e giunge alla località “Tre cancelli”, ove incrocia il tratturo che proviene dal Basento, attraversa Albano e prosegue verso S. Maria delle Fonti di S. Chirico Nuovo- Tricarico.
Continuando verso O-NO, “taglia” il curvone che la SS 7 effettua nei pressi del Cupolicchio e giunge fino a Taverna Arsa, ove si dirama verso NO per Serra di Vaglio-Torretta e verso O, con una discesa fino al Basento. Proseguendo per quest’ultima diramazione, al punto 584 confluiscono tratturi provenienti da Brindisi di M., Vaglio e Tolve. Da qui la strada, costeggiando il Basento verso O, arriva alla stazione ferroviaria di Vaglio Basilica.
In questo punto il percorso incrocia altri tratturi che da Montegrosso si dirigono verso Vaglio, Serra di Vaglio, Cancellara; proseguendo verso O, guada il torrente Tiera e, sovrapponendosi alla SS 7, si dirige verso Potenza attraverso Varco d’Izzo, continua a costeggiare il Basento attraverso la “zona industriale” del capoluogo, passando nei pressi dell’antico ponte S.Vito24, fino a giungere alla congiunzione del torrente Gallitello con il fiume Basento25. Continuando verso O, costeggia il torrente Tora, sovrapponendosi alla SS “del varco” che va verso Picerno; al km 49,presso “masseria Tramutola”, lascia la statale per un tratto (ove questa effettua una grossa curva), per poi reinnestarsi alla stessa più avanti al km 46,7. Il percorso, seguendo un andamento pianeggiante, si interseca con la SS 95 “di Brienza” al punto 816, da qui inizia la discesa verso S-SO fino a “Taverna bruciata”, punto di confluenza di tratturi provenienti da Tito, Picerno, Monte li Foi, Satriano. Da questo punto prosegue verso SO iniziando una costante salita fino a Torre di Satriano.
Valicato il punto 844 con una discesa verso S-SO, costeggia il torrente Cammarara nel territorio di Satriano e giunge nel torrente Melandro, da qui guada il fiume al punto 483 ed al punto 489 si aprono due possibilità:
1) La strada inizia una costante salita verso Sud, prosegue per C. Corte, e successivamente giunge al punto 545 e 566. Sempre in direzione Sud arriva presso fontana del Barbone punto 749 e passa ad Ovest, sotto Toppo Avezzale, segue per Masseria Gianlorenzo e si dirige verso Atena Lucana.
2) La strada si dirige verso Ovest attraverso Acqua dei Salici, aggira il Monte Airella e prosegue verso località Braide e successivamente per il centro abitato di Polla.
La prima ipotesi sembra più plausibile in quanto la strada ricalca l’antico tratturo Satriano-Atena (vedi mappe di impianto catastali) con pendenze non troppo ripide, e con un percorso più breve, inoltre attraversa o lambisce l’antico sito fortificato Lucano di Atena.
Attraversato il vallo di Diano, la strada si inerpica verso S.Rufo, Roscigno-Monte Pruno, Bellosguardo e attraverso i monti cilentani giunge a Paestum.
* Questo percorso è proposto in esclusiva per i lettori di FullTravel ed è stato tracciato da Mimmo Saracino (tratto dalla rivista “Leukanikà”).
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