Il complesso ospita da anni la sede di Slow Food, la popolare associazione, che ha contribuito alla salvaguardia e al rilancio di diverse produzioni alimentari tipiche italiane; l’Università di Scienze Gastronomiche, unica in Italia, e, da qualche tempo, anche la Banca del Vino, un organismo speciale, che si pone come luogo di conservazione della memoria storica delle migliori produzioni enologiche italiane.
Qui, nelle ampie cantine reali, le bottiglie inviate da circa 300 produttori, selezionati su tutto il territorio nazionale in base alla qualità e al rigore nei processi di lavorazione delle uve, riposano per anni, costantemente studiate e monitorate dagli esperti della Banca, che ne garantiscono il corretto invecchiamento e affinamento.
Una delle cose più interessanti di questa Banca è che non si tratta di un organismo chiuso, per soli addetti ai lavori, ma di una realtà aperta al mondo, a tutti coloro che desiderano ampliare gli orizzonti in fatto di vino.
Con una semplice prenotazione, si può partecipare alle “passeggiate bicchiere in mano”, degustazioni guidate, nelle diverse lingue, tra le produzioni enologiche regionali. Ai Tasting Workshop, seminari e laboratori, in cui il vino viene abbinato a salumi e formaggi del territorio. E a cene con divertenti degustazioni “al buio”, con una benda sugli occhi, per riconoscere i vini all’olfatto e al gusto. Informazioni: La Banca del Vino, piazza Vittorio Emanuele 13, Pollenzo di Bra, tel. 0172.458418
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